Sala di studio
Referente [servizi all’utenza]: Emanuela Mennechella
Referente [ricerche catastali storiche]: Eliana Viola
Condizioni di ammissione
L’Archivio di Stato di Macerata dispone di una sala di studio nella quale il materiale documentario è messo a disposizione del pubblico che voglia compiere ricerche sia per fini storici che amministrativi e privati.
L’accesso alla sala di studio è libero e gratuito. Per essere ammessi è necessario esibire un documento d’identità e compilare una domanda (mod. 16) indicando correttamente i dati anagrafici e l’argomento della ricerca. Per ogni argomento di ricerca occorre compilare apposita domanda di studio.
La domanda deve essere autorizzata dal responsabile della sala di studio ed è valida per l’anno solare in corso. L’autorizzazione alla consultazione è strettamente personale.
L’orario di apertura al pubblico della sala di studio è il seguente:
dal lunedì al venerdì, ore 8,30 – 13,30
31 agosto: chiusura per festa Santo Patrono
Eventuali variazioni di orario di apertura nel corso dell’anno verranno comunicate tempestivamente nella Homepage del sito.
La consultabilità dei documenti
I documenti conservati negli Archivi di Stato sono liberamente consultabili (art. 122 Titolo II, Capo III del Codice dei beni culturali e del paesaggio (d. lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 e s.m.i.)
Fanno eccezione alla libera consultabilità:
– i documenti di carattere riservato relativi alla politica estera ed interna dello Stato,
che diventano liberamente consultabili 50 anni dopo la loro data;
– i documenti contenenti dati “sensibili” delle persone private (idonei a rivelare l’origine razziale e etnica, le convinzioni religiose, filosofiche, politiche, nonché
l’adesione ad associazioni e a partiti e sindacati), limitatamente agli ultimi 40 anni,
e salvo che la persona ne abbia fatto dichiarata o implicita ammissione;
– i documenti riguardanti lo stato di salute, le abitudini sessuali e i rapporti riservati
di tipo familiare, nei limiti dei 70 anni;
– le sentenze penali passate in giudicato e annotate nel Casellario giudiziario, consultabili dopo 30 anni.
E’ comunque prevista dall’art. 122, comma 1, Titolo II, Capo III del Codice, la possibilità per gli studiosi di consultare gli atti riservati, per scopi storici, prima della scadenza del termine con un’autorizzazione rilasciata dal Ministro dell’Interno. Infatti, per motivi di studio, l’utente può presentare domanda alla Prefettura (mod. in fac-simile) che, ai fini dell’autorizzazione, la trasmetterà, unitamente al proprio parere e a quello del direttore dell’Archivio di Stato di Macerata, alla Commissione per le questioni inerenti la consultabilità degli atti di archivio riservati (art. 8 del decreto legislativo n. 281 del 30.7.1999), dell’Ispettorato generale di Amministrazione presso il Ministero dell’Interno.
La consultazione dei documenti contenenti dati personali deve avvenire nel rispetto del Codice di deontologia e di buona condotta per il trattamento di dati personali per scopi storici, allegato al Codice in materia di protezione dei dati personali.
La Direzione può escludere temporaneamente dalla consultazione e/o dalla fotoriproduzione i documenti il cui stato di conservazione renda necessario tale provvedimento.
Regolamento della sala di studio
- Nella sala di studio è vietato introdurre borse o cartelle (che devono essere lasciate negli appositi contenitori all’ingresso);
- è vietato l’uso di cellulari;
- previa autorizzazione del funzionario di servizio, gli utenti possono portare in sala di studio volumi e fotocopie di loro proprietà;
- gli utenti sono tenuti a firmare il registro delle presenze giornaliere in modo chiaro e leggibile;
- inventari ed altri strumenti di corredo sono liberamente consultabili;
- le richieste di materiale documentario vanno effettuate sulle apposite schede e separatamente per ciascun fondo;
- l’utente può richiedere fino a 7 unità di conservazione al giorno. Le richieste vanno presentate entro mezz’ora prima della chiusura della sala di studio;
- la distribuzione dei pezzi termina trenta minuti prima della chiusura della sala di studio;
- è possibile la prenotazione delle unità archivistiche tramite posta elettronica inviando una mail all’indirizzo as-mc@cultura.gov.it;
- durante la consultazione è vietata qualsiasi azione che possa pregiudicare l’integrità e l’ordine del materiale documentario;
- l’utente è responsabile dell’ordine e dell’integrità dei documenti a lui consegnati per la consultazione;
- gli studiosi non ottemperanti a tali disposizioni, dopo essere stati diffidati, possono essere allontanati dalla sala di studio e, nei casi più gravi, possono essere esclusi, temporaneamente o definitivamente, dalle sale di studio di tutti gli archivi, oltre che denunciati all’autorità giudiziaria per il risarcimento dei danni e le eventuali sanzioni penali;
- la documentazione può essere mantenuta in deposito a disposizione degli utenti fino ad un massimo di dieci giorni dall’ultima consultazione.
La ricerca d’archivio
Per un primo approccio al patrimonio documentario dell’Istituto si consiglia di consultare:
MINISTERO PER I BENI CULTURALI E AMBIENTALI – Guida generale degli Archivi di Stato, voce Macerata, a cura di P. CARTECHINI, volume II, Roma, 1983, pp. 689 – 757
P. CARTECHINI, Fonti archivistiche per la storia della provincia di Macerata, in “Studi Maceratesi”, 1, Macerata 1965, pp. 5 – 72
Ulteriori indicazioni di carattere bibliografico ed archivistico relative al materiale documentario vengono fornite dal funzionario di sala che presta assistenza continua durante l’orario di apertura dell’Istituto. Informazioni specifiche inoltre vengono offerte all’occorrenza dai singoli funzionari e dal responsabile della biblioteca, a seconda delle competenze.
Individuato il fondo sul quale compiere la ricerca, gli utenti possono procedere alla consultazione degli strumenti di corredo. Questi, divisi a seconda delle varie tipologie degli archivi, sono disposti in ordine cronologico.