Memorie di una stagione inquieta. L’Archivio Beltrami fra età napoleonica e Restaurazione

Sede dell’Archivio di Stato di Macerata

L’incontro di studio ha l’obiettivo di presentare un complesso documentario dichiarato di interesse culturale e  di recente acquisito dall’Archivio di Stato a titolo di dono, consentendo inoltre di “esplorare” la figura di Giacomo Costantino Beltrami.

Attraverso le occupazioni di magistrato, viaggiatore, esploratore, agricoltore e scrittore, Beltrami cerca di colmare  il vuoto determinato dalle delusioni politiche, sentimentali e professionali. I rapidi cambiamenti di regime del suo tempo lo conducono da Bergamo, dove nasce nel 1779, a Torino, poi a Udine, quindi a Macerata, come magistrato,  successivamente, dopo la fine del periodo napoleonico, a Filottrano, in qualità di amministratore dell’azienda Spada, di beni ecclesiastici e di sue proprietà. Successivamente si reca in America, come esploratore, dove scopre le sorgenti settentrionali del Mississippi, quindi in Messico, poi di nuovo in Europa: a Londra e a Parigi , ad Heidelberg, nel Baden e infine, nel 1837, di nuovo a Filottrano, dove muore nel 1855. E ad ogni destinazione, ad ogni sosta, corrispondono esperienze professionali e di vita diverse, ma tutte contrassegnate dall’insofferenza e dal desiderio di cambiare sia le une che le altre.

L’archivio Beltrami riflette tutto questo, offrendo del suo produttore l’immagine dell’eroe romantico, la rappresentazione di quel canone che nella prima metà dell’Ottocento interpreta, culturalmente, la complessità di una stagione politica inquieta.

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Memorie di una stagione inquieta. L’Archivio Beltrami fra età napoleonica e Restaurazione
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